Uomo di Stato
francese. Ugonotto, sopravvissuto alla notte di San Bartolomeo, seguì
Enrico di Navarra alla conquista del Regno di Francia, divenendo dapprima
consigliere capo, quindi, dal 1598, soprintendente per le Finanze (in questa
veste apparve sugli atti ufficiali a partire dal 1601). Giocò un ruolo
decisivo nel trattato del 1601 con Carlo Emanuele I di Savoia. L'opera di
S., tesa al riordinamento finanziario nazionale, influì fortemente
sulla vita economica dello Stato francese. Egli fu soprattutto contrario alla
nascita di nuove industrie, concentrando i propri sforzi sull'incentivazione del
settore agricolo; per evitare il deflusso dell'oro cercò di ostacolare le
importazioni, mostrandosi contrario altresì alla politica di espansione
coloniale da poco incominciata; favorì il protrarsi dei conflitti contro
le cattoliche Austria e Spagna. Alla morte di Enrico,
S. fu contrario
alla politica della reggenza di Maria de' Medici, specie in rapporto
all'apertura verso la Spagna, e si ritirò a vita privata. La sua opera
principale è
Mémoires des sages et royalles oeconomies d'estat
de Henry le Grand (1638) (Rosny-sur-Seine, Île-de-France 1560 -
Villebon, Loir-et-Cher 1641).